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Hiller 360 - Storia e descrizione tecnica

Alcune note storiche

L’Hiller 360, comunemente conosciuto anche come UH-12, è stato il primo apparecchio prodotto in serie dall’azienda americana United Helicopter Inc. di Palo Alto California fondata dal pioniere dell’ala rotante Stanley Hiller (1924-2006). Questo modello venne certificato dalla CAA per essere prodotto in serie il 14 ottobre 1948 ed ottenne il certificato tipo 6H1.
Ciò che distingueva questo elicottero dagli altri era il suo sistema di controllo chiamato “Rotormatic” il cui principio di funzionamento è brevemente descritto. Il pilota anziché agire sulle pale del rotore per mezzo di leve e rinvii, per ottenere il controllo ciclico agisce manovrando la barra del comando ciclico che è connessa direttamente al piatto oscillante (chiamata comunemente stick o su questo modello anche T-bar). In questo modo aziona direttamente un servo-rotore aerodinamico che a sua volta comanda, con un sforzo limitato per il pilota, l’inclinazione ciclica delle pale del rotore principale. Il profilo speciale del servo-rotore assicura all’Hiller 360 un’eccezionale auto-stabilità dimostrata in una delle foto qui pubblicate.
I primi esemplari di pre-serie iniziarono ad uscire dalla catena di montaggio all’inizio del 1949, mentre quelli prodotti in serie furono disponibili a partire dal maggio successivo. Il primo venne consegnato il 1° marzo 1949 a B.F. Hodges di Walnut Grove (California) che lo utilizzò nella Sacramento Valley per il trattamento aereo delle culture.
In campo civile la versione standard dell’Hiller 360 era conosciuta come “Utility” mentre la versione VIP apparsa nel 1950 era chiamata “Executive”. Nel 1949 l’Hiller 360 costava 19'995 dollari ed era l'elicottero più economico prodotto in serie. In Svizzera era commercializzato dalla Air Import e poteva essere acquistato ad un prezzo di ca. 175'000.-- Frs.
All’epoca il diretto competitore dell’Hiller 360 era il Bell 47, allora disponibile nelle versioni B, B3, D e D1.
 

Impiego

Nel campo civile l’Hiller 360 era impiegato principalmente per il trasporto di passeggeri, i voli per il trattamento aereo delle culture, il trasporto di posta, i voli d’osservazione, quelli pubblicitari e fotografici.
In campo militare venne utilizzato anche come eli-ambulanza (in questa versione era conosciuto come H-23A) soprattutto durante la guerra in Indocina e Corea. Su ciascun lato della cabina poteva infatti essere montato un dispositivo porta barelle per trasportare un ferito disteso.

Caratteristiche tecniche

L’Hiller 360 è un apparecchio triposto a posti affiancati di costruzione interamente metallica provvisto di un rotore principale bipala (con pale di legno prodotte dalla Parsons Industries Inc.) e rotore di coda bipala con pale metalliche. Il pilota può pilotare sia seduto a sinistra sia dal posto centrale. Nel primo caso tuttavia per azionare il passo collettivo deve servirsi del braccio destro, ciò che in effetti è decisamente atipico su un elicottero. La barra del comando ciclico incorpora un trim che agisce sul piatto oscillante per mezzo di un cavo metallico. Il rotore di coda è controllato dai pedali (ve ne sono due coppie, una sistemata a sinistra, l’altra al centro). Per risparmiare peso (e soldi) la cabina poteva essere di tipo aperto (riparata da un semplice parabrezza in plexiglas) oppure di tipo completamente chiuso. L’elicottero normalmente era fornito con un carrello triciclo con ruotino anteriore ma poteva montare anche un carrello con pattini oppure galleggianti per operazioni anfibie. Originariamente era provvisto di un motore a sei cilindri Franklin 6V4-178-B33 che sviluppava una potenza massima a 3'000 g/min di 134/178 kW/cv il cui raffreddamento era garantito da un ventilatore speciale montato anteriormente. L’alimentazione del carburante avviene per mezzo di una pompa meccanica oltre che una elettrica. Il serbatoio ha una capacità di 102 litri (27 US gallons).
Il comando del passo collettivo è provvisto di un correlatore automatico. Originariamente non era provvisto di una manopola del gas come sulla quasi totalità degli elicotteri dotati di un motore a pistoni, ma di una levetta con la stessa funzione controllata dal pilota con la punta delle dita. In questo modo poteva correggere a suo piacimento i giri del motore. L’elicottero è stato studiato in modo che ogni accessorio come i magneti, filtri, generatore, e starter è facilmente accessibile. Ogni lavoro può essere effettuato su questo apparecchio senza il bisogno di attrezzature speciali.
L'apparecchio poteva essere equipaggiato per voli spray, con contenitori per il trasporto di posta, voli fotografici ecc. senza influenzare le sue caratteristiche di volo.

Manutenzione

Un opuscolo del 1949 indica che l'Hiller 360 è di facile manutenzione. La revisione dopo 25, rispettivamente 50 ore di volo, richiedeva 3 ore di lavoro da parte del meccanico (senza contare il tempo dedicato al motore). Per la revisione delle 100 ore erano necessarie 20 ore di lavoro. La revisione generale dopo 600 ore di volo richiedeva 300 ore di lavoro. Per effettuare questa lunga operazione era necessario smontare completamente l’elicottero. Dopo 2’000 ore di volo era necessario procedere ad un nuovo rivestimento delle pale.

Prestazioni

Al peso totale di 965 kg (1 pilota, 2 passeggeri, 100 litri di benzina, 10 litri di olio) l’elicottero ha una velocità di crociera massima di 135 km/h ed una standard di 122 km/h. Il rateo massimo di salita è di 220 metri al minuto. A pieno carico può raggiungere una quota massima operativa di 3'100 m/sm. In effetto suolo può effettuare un volo stazionario fino a ca. 1'450 m/sm, mentre la sua autonomia massima è di 250-300 km.

Dimensioni e pesi

L’Hiller 360 ha un rotore principale del diametro di 10.67 m, mentre il rotore di coda ha un diametro di 1.67 m. La fusoliera costruita a semiguscio ha una lunghezza di 8.08 m, mentre l’altezza massima è di 2.89 m.
Il peso a vuoto dell’elicottero equipaggiato di carrello d’atterraggio triciclo è di 657 kg, mentre il peso massimo autorizzato (MTOW) al decollo nella versione originale è di 1'020 kg. Dedotto il peso standard del pilota (77 kg) e con una riserva di benzina ed olio per un’ora di volo (36 kg) il carico utile dell’apparecchio è di 247 kg.

Autorotazione

Le caratteristiche di autorotazione dell’Hiller 360 sono le seguenti: al peso massimo autorizzato e con motore spento la velocità di discesa è di 600 m/min, ossia 10 m/sec. Con una velocità di traslazione di 80 km/h il rateo di discesa si riduce a 300 m/min (5 m/sec) con un angolo di discesa di 13°. Nella fase finale (flare) la velocità di traslazione viene ridotta a 20-25 km/h. In autorotazione l’elicottero è perfettamente controllabile alla condizione che il pilota mantenga sempre i giri del rotore entro i 294 e i 350 g/min.

L’Hiller 360 in Svizzera

L’Hiller 360 HB-XAI (n/s 120 – a/c 1949) è stato il primo elicottero civile ad essere immatricolato in Svizzera. Era stato acquistato d’occasione negli Stati Uniti (dove aveva volato con la matricola N8120H) dalla Air Import di Lucerna per la somma di ca. 120'000.— Frs.
Il controllo tecnico da parte dell’UFAC venne effettuato il 12 agosto 1949 sul campo d’aviazione dei Birsfelden. A partire da quella data l’elicottero iniziò ad essere utilizzato per le prime dimostrazioni di volo effettuate da Albert Villard. Il 17 novembre 1949 l’HB-XAI compì il primo atterraggio sul tetto di uno stabile posandosi sul  tetto del negozio Jelmoli di Zurigo. Il 6 gennaio 1950 in occasione della ricorrenza della Befana venne presentato sul piazzale antistante il Duomo di Milano davanti ad una folla di decine di migliaia di spettatori incuriositi dallo strano apparecchio.
L’HB-XAI non rimase molto tempo in Svizzera perché nel settembre successivo venne venduto alla società italiana ELA (Elicottero Lavoro Aereo) di Milano che lo immatricolò I-ELAM. 
Nel suo breve periodo d’impiego in Svizzera l'HB-XAI effettuò soprattutto voli dimostrativi e venne utilizzato per formare i primi piloti svizzeri d’elicottero.

HAB 04/2010