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Litzler Adolf

Adolf Litzler è nato a Unterseen il 2 febbraio 1945 ed è cresciuto a Stechelberg/BE, un villaggio dell’Oberland bernese che si trova in una delle valli alpine svizzere più suggestive.
Dopo le scuole dell’obbligo intraprese un apprendistato quale meccanico ad Interlaken/BE presso l’Ufficio federale degli aerodromi militari. Al termine della formazione venne assunto dalla Pilatus Flugzeugwerke di Stans.
Nel 1966 passò alla Heliswiss e seguì la formazione di meccanico specializzato sugli elicotteri.
Il 10 giugno di quello stesso anno iniziò presso la Gribair di Belp/BE la scuola di pilota privato d’aeroplano istruito da Franz Gribi.

Nel 1967 in qualità di meccanico d’elicottero si recò per la prima volta in Groenlandia per occuparsi della manutenzione di due elicotteri Bell 47J Ranger utilizzati da un un gruppo di geologi. Al suo ritorno in Svizzera, seguendo il consiglio di Toni Durmüller, per molti anni collaboratore esterno della Heliswiss, decise di intraprendere la formazione di pilota d’elicottero.
Contrariamente ad oggi all’epoca la maggior parte dei costi per la formazione di un pilota d’elicottero era presa a carico dall’Ufficio federale dell’aviazione civile. Il futuro pilota era tenuto a firmare un contratto con una ditta svizzera di elicotteri e mettersi a disposizione della Guardia aerea svizzera di soccorso. Visto che quell’anno il credito disponibile per la formazione dei piloti non era stato consumato Adolf Litzler non si lasciò scappare l’occasione e così il 21 novembre 1967 iniziò la formazione di elicotterista all’aeroporto cantonale di Locarno/TI istruito da Jean Seydoux. Il 28 novembre successivo compì il suo primo volo solo a bordo dell’elicottero Bell 47G3B-1 HB-XBT. Il 20 dicembre 1967, con al suo attivo 20h34’ di volo e 195 atterraggi, superò l’esame di volo (l’esaminatore fu Manfredo Marazza, primo pilota ticinese d’elicotteri che di ore di volo ne aveva poche più di lui!).

Fortuna nella sfortuna

Il 23 febbraio 1968 è senz’altro una data che rimarrà impressa nella memoria di Adolf Litzler. Quel giorno infatti mentre accompagnava l’istruttore Jean Seydoux ebbe un incidente di volo che si risolse fortunatamente con soli danni materiali. Seydoux intendeva mostrargli la tecnica utilizzata per effettuare voli spray. Improvvisamente a causa di un errore di valutazione il rotore principale urtò il palo di una linea elettrica. Seydoux riuscì comunque in qualche modo a posare normalmente l’elicottero e così i due occupanti poterono lasciare incolumi la cabina del Bell 47G2 HB-XAX ormai ridotto ad un rottame.

Qualche mese dopo, il 15 maggio 1968, Adolf Litzler ottenne la licenza di pilota commerciale d’elicottero nr. 137. A quel momento aveva al suo attivo 100 ore di volo e 1150 atterraggi. Per incrementare la sua esperienza ogni qual volta ne aveva l’occasione compiva dei voli di trasferta oppure semplici voli commerciali. Quell’anno lavorò nuovamente per circa tre mesi come meccanico d’elicottero in Groenlandia, mentre l’anno successivo ritornò tra i ghiacci della Groenlandia in qualità di pilota. A tal riguardo il 7 maggio 1969 seguì sull’aeroporto di Belp/BE un corso di pilotaggio sul Bell 47J Ranger HB-XAU istruito da Walter Demuth.
Quei voli furono molto istruttivi in quanto servirono a consolidare la sua esperienza di pilota.
Dopo il suo rientro in Svizzera venne mandato dapprima ad Erstfeld/UR e poi a Samedan/GR dove la Heliswiss gestiva una base durante il periodo invernale. Qui ebbe la possibilità di effettuare numerosi voli panoramici, trasporti di persone, materiale, viveri e legna per rifornire le varie capanne. All’epoca il materiale veniva ancora trasportato nelle reti orizzontali poste ai lati della cabina. I suoi libri di volo indicano che con all’attivo circa 400 ore di volo effettuò la sua prima missione di salvataggio (per di più di notte) per conto della GASS sul Morteratschgletcher/GR ai comandi del Bell 47G3B-1 HB-XBT.

Nel giugno del 1970 ritornò in Groenlandia insieme al pilota Paul Schmid (1945-1975) e qui rimase fino a settembre. Il 22 ottobre 1970, sempre istruito da Walter Demuth, effettuò all’aeroporto di Belp/BE la transizione sul Bell 206A Jet Ranger HB-XCF.
A partire dal gennaio 1971 Adolf Litzler iniziò nuovamente a lavorare presso la base di Samedan/GR pilotando principalmente il Bell 47G3B-1 HB-XBT.
Quello stesso anno il pilota bernese ebbe un brutta avventura mentre effettuava un volo spray in Francia nei pressi del Montgenevre. Mentre stava pilotando l’Agusta-Bell 47G3B-1 OE-AXD urtò inavvertitamente senza averlo visto il cavo di una teleferica con una barra dell’impianto spray. Miracolosamente nella collisione l’elicottero non riportò danni particolari e così, anche se visibilmente spaventato, riuscì a posare l’elicottero senza ulteriori inconvenienti.
Rientrato in Svizzera volò dapprima ad Erstfeld/UR e poi di nuovo in Groenlandia.

Il 28 giugno 1971 decollò da Belp/BE con il Bell 47G2 HB-XAW equipaggiato di galleggianti diretto a Copenhagen (Danimarca) dove ad attenderlo vi era Walter Demuth. Un lungo volo effettuato con semplici carte stradali e qualche indicazione pratica raccolta lungo il tragitto!
L’HB-XAW sostituì l’HB-XAU perso in Groenlandia nel tragico incidente che costò la vita al pilota austriaco Peter Gwerder. Adolf Litzler rimase poi in Groenlandia per il resto dell’estate insieme ai piloti Silvio Refondini e Peter Rütschmann.
Di rientro in Svizzera effettuò numerosi voli taxi a partire da Zurigo con il Bell 206A Jet Ranger HB-XDH per conto di Friedrich Jahn, un gastronomo austriaco che fondò un’importante catena di ristoranti. Il 15 novembre 1971 il pilota bernese raggiunse le 1'000 ore di volo, accumulate principalmente sugli elicotteri della serie Bell 47G/J.

Il passaggio alla Air Glaciers

Qualche mese prima un amico che faceva la guida alpina lo informò che la Air Glaciers era intenzionata ad aprire una nuova base a Lauterbrunner/BE, e così Adolf Litzler non si fece scappare l’allettante offerta di ritornare nella sua amata vallata dove le richieste di trasporti con elicottero erano ormai sempre più frequenti.
Il 1 dicembre 1971 entrò a far parte della società di trasporti aerei Air Glaciers con la quale è rimasto ininterrottamente fino al momento del suo pensionamento nel 2010, un fatto non certo usuale nel mondo dell’aviazione.
Il 9 dicembre 1971 iniziò perciò a Sion/VS il corso di transizione sull’SE 3160 Alouette III HB-XCM istruito da Bruno Bagnoud e da Fernand Martignoni, mentre la formazione teorica gli fu impartita dal pilota francese Pierre Pellegrin (vittima poi di un incidente d’elicottero nel 1974).

Il 24 dicembre 1971 rientrò a Lauterbrunnen e qui iniziò la sua lunga attività, mettendo letteralmente in piedi il nuovo eliporto. Da notare che all’inizio la Air Glaciers effettuava voli commerciali per conto della Heliswiss e voli di salvataggio per conto della Guardia aerea svizzera di soccorso. In seguito questi voli vennero perlopiù eseguiti dalla BOHAG fondata nel 1972 ad Interlaken/BE.
Il 25 agosto 1975 effettuò un breve corso d’introduzione al pilotaggio dell’SA 315B Lama istruito da Bagnoud. A bordo di questo elicottero ha poi complessivamente accumulato circa 10'000 ore di volo compiendo ogni genere di trasporto.

15mila ore di volo

Nel corso della sua lunga carriera di pilota d’elicottero durata 42 anni Adolf Litzler ha accumulato complessivamente circa 15'000 ore di volo a bordo dei seguenti apparecchi: Bell 47 (G, G2, G3B-1, J), Bell 206/206L, Hughes 500, Alouette III, SA 315B Lama, EC 120B Colibrì, AS 350B, B1 e B2.
Soprattutto con l’Alouette III (ai comandi del quale vanta un’esperienza di circa 3'000 ore di volo) ha effettuato innumerevoli missioni di salvataggio nella regione della Jungfrau, del Mönch e dell’Eiger, ed è tra coloro che meglio conoscono queste famose montagne.

Il 31 gennaio 2010, quindi pochi giorni prima del raggiungimento dei 65 anni, ha effettuato ufficialmente il suo ultimo volo. In quell’occasione era ai comandi dell’SE 3160 Alouette III HB-ZEQ per una missione di soccorso nei pressi di Grindelwald/BE.
Adolf Litzler vive a Stechelberg, a due passi dalla base dell’Air Glaciers di Lauterbrunnen.
Smessi i panni di pilota d’elicottero oggi coltiva i suoi hobby preferiti. Nutre infatti un grande interesse per la natura, i funghi, le motociclette e la musica.
“Nostalgia del volo?” gli chiedo. “Quest’estate durante un giro in moto mi sono fermato ad osservare un elicottero mentre effettuava dei trasporti di materiale, e in quel preciso momento, lo ammetto, mi sarebbe piaciuto sedermi di nuovo ai comandi per un’oretta”.

HAB 10/2012