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Schmid Jean-Bernard

Jean-Bernard Schmid, soprannominato dagli amici “Jibi” nacque a Belfort (Francia) il 20 febbraio 1937. Qui frequentò le scuole elementari e più tardi le scuole secondarie.
Nel 1952 si iscrisse al liceo Saint-Germain-en-Laye vicino a Parigi, noto per essere uno dei più prestigiosi e famosi del Paese terminato il quale continuò gli studi all’Ecole alsacienne di Parigi. Successivamente presso l’Université de Paris si iscrisse alla Facoltà di diritto e scienze economiche per l’anno scolastico 1957-1958. Terminato con successo il primo anno, nel 1959 lasciò l’università per far fronte ai suoi obblighi militari.
Dopo il servizio militare che durò 18 mesi (in quel periodo, lo ricordiamo, era ancora in corso la guerra d’Algeria) decise di interrompere definitivamente i suoi studi e così dopo aver superato l’esame d’ammissione firmò un contratto di cinque anni con l’Armée de l’Air Française (AAF) per seguire la formazione di pilota. Venne quindi inviato a Marrakech (Marocco) dove nell’aprile 1959 iniziò lo stage pratico come allievo pilota sull’aeroplano AAC. 1 “Toucan” (una versione francese costruita dopo il secondo conflitto mondiale del celebre Junkers Ju 52). A partire dal settembre 1959 iniziò a volare sul North American Aviation T-6 Texan. Nel marzo 1960 terminò il corso di formazione su questo apparecchio totalizzando complessivamente 131h20’ di volo.

Pilota d’elicottero

Il 19 aprile 1960 iniziò presso la Base Aerea 725 “Division instruction hélicoptères” basata a Le Bourget-du-Lac la scuola di base quale pilota d’elicottero sul Bell 47G2 che concluse il 27 giugno 1960 dopo aver accumulato 51h di volo.

A partire dal 6 luglio iniziò il corso di formazione sul Sikorsky H-19/S-55 che concluse il 7 dicembre 1960 dopo aver accumulato 48h25’. Il 19 dicembre successivo iniziò il corso di formazione sul Sikorsky H-34/S-58. A bordo di questo grosso elicottero in seguito accumulò una notevole esperienza, e più precisamente 952h di volo, di cui 771h40’ quale pilota in comando.
Nel 1961-1962 in qualità di pilota operativo fu incorporato nella 22esima Squadriglia elicotteri basata ad Algeri ed in seguito presso la 23esima Squadriglia elicotteri ad Oran. In qualità di pilota d’elicottero trasportò uomini, materiale ed armamenti. Tra le oltre 200 missioni effettuate durante la guerra d’Algeria figurano voli di ricognizione tattica, osservazione dei tiri d’artiglieria, perlustrazioni sul mare, trasporti vari in zone di guerra, evacuazioni sanitarie e lancio di commandos-paracadutisti.
Al termine del conflitto in Algeria Jean-Bernard Schmid rientrò in Francia e qui tra il 1963 e il 1964 svolse la sua attività in seno alla squadriglia “Alta montagna” a Chambéry effettuando trasporti di truppa e manovre tattiche nelle Alpi francesi utilizzando quasi esclusivamente il Sikorsky H-34/S-58.

In quel periodo venne istruito anche al pilotaggio dell’SE 3130 Alouette 2 sul quale tuttavia effettuò solo 14h20’ di volo e l’SE 3160 Alouette 3 sul quale totalizzò solo 50’.
Tra il 1964 ed il 1966 (anno in cui scadde il suo contratto con l’AAF) fu pilota di squadriglia e istruttore sugli elicotteri Sikorsky H-34/S-58 a Villacoublay con il grado di sergente. Nel 1965 seguì il corso d’istruttore a Chambéry.
Il 30 agosto 1965 il Ministero dei lavori pubblici, dei trasporti e del turismo gli rilasciò la licenza di pilota privato civile d’aeroplano.
L’anno seguente, anziché rinnovare il contratto con l’AAF, prese la decisione di lasciare definitivamente la vita militare. Il 15 marzo 1966 effettuò il suo ultimo volo in qualità di pilota militare e qualche giorno più tardi si congedò dai commilitoni. Come molti altri piloti scelse di continuare la sua attività di pilota nel settore civile.

Inizio della carriera civile

Smessa la divisa militare, insieme alla moglie Marie-Fançoise ed al figlioletto Eric nato nel 1963 a Chambéry, Jean-Bernard Schmid si trasferì in Canada dopo aver segnato un contratto di lavoro come pilota d’elicottero con la Klondike Helicopters Ltd con sede a Whitehorse nel territorio dello Yukon.
Questa società di eliservizi che era stata fondata nel 1956 da Pat Callison, fu il primo operatore di elicotteri ad essere basato nella regione dello Yukon.
All’epoca la Klondike Helicopters disponeva di vari elicotteri. La sua flotta contava infatti: 11 Bell 47, 6 Hiller UH-12E, 1 Hiller SL-4, 1 Fairchild-Hiller FH1100.
Dal 6 al 17 maggio sotto la vigilanza del capo-pilota Jim Lapinski effettuò una serie di voli per familiarizzarsi con il nuovo lavoro e l’ambiente circostante.
Il 19 maggio 1966, dopo aver ottenuto la licenza di pilota commerciale rilasciata dal Dipartimento dei trasporti canadese, iniziò un’intensa attività di volo nella regione delle Montagne Rocciose (Rocky Mountains) – British Columbia, Yukon e i territori del Northwest pilotando inizialmente elicotteri Bell 47G2 e poi successivamente i più potenti apparecchi Bell 47G3, Bell 47G3B-1 nonché l’Hiller UH-12E.

Purtroppo il 4 agosto nei pressi di Churchill Peak (British Columbia) durante la fase di decollo il Bell 47G3 CF-UAI che stava pilotando urtò il terreno e venne gravemente danneggiato. Fortunatamente né lui né i due passeggeri a bordo riportarono ferite.

Nel corso del 1967 in 10 mesi d’attività accumulò oltre 1’100h di volo. Erano infatti tutt’altro che rare le giornate in cui era ai comandi per 8-9 ore, e persino 10-11 ore 7 giorni su 7!

In qualità di pilota d’elicottero svolse voli di rifornimento per le squadre di geologi, topografi e geofisici, trasporto di persone e materiale e lotta contro gli incendi boschivi. Il 16 ottobre 1967 ebbe purtroppo un altro incidente mentre era ai comandi del Bell 47G3B-1 CF-RLP. Subito dopo aver rilasciato un carico sospeso l’elicottero perse quota ed urtò la cima degli alberi e poi il terreno. La causa dell’incidente venne imputata ad una perdita dei giri del rotore a causa di un guasto meccanico.

Rientro a casa

Dopo quasi due anni trascorsi nel Nord-America (durante i quali accumulò complessivamente 1’800h di volo) e due disavventure, Jean-Bernard Schmid rientrò in Europa.
Grazie alla sua esperienza la società elvetica Heliswiss con sede a Belp/Berna aveva infatti deciso di assumerlo.
Il 13 marzo 1968, l’Ufficio federale dell’aria (UFAC) gli rilasciò la licenza di pilota commerciale n° 141 e poche settimane dopo, il 1° aprile 1968, iniziò a volare per conto del nuovo datore di lavoro.
Nelle prime settimane d’attività venne istruito al pilotaggio dell’Agusta-Bell 204B dagli istruttori Helmut Hugl, Walter Demuth e Walter Tschumi. A partire dal 4 giugno 1968 iniziò a volare in qualità di pilota in comando a Laax/GR dov’era stato incaricato di trasportare diverse tonnellate di materiale da costruzione.

Il 3 luglio successivo a bordo dello stesso elicottero compì la prima di una lunga serie di missioni di soccorso a Chants/GR.
A partire dal 7 dicembre effettuò parecchi voli per conto della troupe che stava girando il film “Agente 007 - Al servizio segreto di Sua Maestà”, il sesto film della saga di James Bond. Jean-Bernard Schmid pilotò uno dei tre Agusta-Bell 204B che si vedono nel film. Quello stesso anno nacque la figlia Marianne. 

Sud-America

A partire dalla seconda metà degli anni Sessanta la Heliswiss iniziò nuovamente a svolgere una parte importante della sua attività all’estero. Proprio per questo motivo Jean-Bernard Schmid il 19 marzo 1969 iniziò a volare in Suriname con l’Agusta-Bell 204B. Qui rimase fino a fine maggio quando rientrò in Svizzera per riprendere la sua attività di trasporto.
Negli anni successivi sempre per conto della Heliswiss ritornò varie volte nell’ex-colonia olandese per effettuare trasporti di persone e materiale in zone coperte da fittissime foreste equatoriali.

A partire dal 3 agosto 1970 ebbe l’occasione di seguire un corso di pilotaggio sull’SA 330 Puma a Marignane (Francia) dove venne istruito dal pilota Charles Henry De Pirey. La Heliswiss intendeva infatti usare questo elicottero per effettuare trasporti pesanti e montaggi. L’impiego di questo elicottero (F-ZWWR) fu tuttavia limitato. A Tann (Germania) Jean-Bernard volò in qualità di co-pilota insieme al già citato De Pirey. I due, servendosi appunto dell’SA 330 Puma, procedettero al montaggio di una serie di piloni dell’alta tensione, un’attività all’epoca svolta da pochissimi operatori europei.
Jean-Bernard Schmid divenne un vero e proprio specialista di questa attività che richiede oltre a grande abilità anche nervi d’acciaio.

Passaggio su Sikorsky S-58T

Il 5 maggio 1972 insieme al capo-pilota Walter Tschumi iniziò a Stratford (Connecticut – USA) il corso di pilotaggio sul Sikorsky S-58T HB-XDT (istruttore James Kay) che era appena stato acquistato dalla Heliswiss. Ai comandi di questo apparecchio (all’epoca il più grosso e potente in Svizzera) accumulò una notevole esperienza svolgendo molti voli di trasporto e montaggi aerei.
Appena tornato dagli USA venne subito inviato insieme ad altri tre piloti e due Agusta-Bell 204B, oltre naturalmente ad un gruppo di meccanici, nell’estremo Nord Europa dove la Heliswiss aveva vinto un appalto per trasportare sull’isola Spitsbergen 2500 tonnellate di materiale depositato su una nave che era destinato alla costruzione di una stazione di trivellazione.

Al suo rientro iniziò, come ormai d’abitudine, la stagione estiva effettuando trasporti di materiale un po’ in tutta la Svizzera. In agosto seguì all’aeroporto cantonale di Locarno/TI il corso di transizione sull’SA 315B Lama.
Sempre su questo aeroporto effettuò nel marzo successivo un corso di pilotaggio sullo Hughes 500C con l’istruttore Franz Giakomini.

 

Materiale e montaggi aerei

Negli anni successivi effettuò un’intensa attività di volo sia ai comandi del Sikorsky S-58T HB-XDT e degli Agusta-Bell 204B. Questi elicotteri vennero impiegati sia in Svizzera sia all’estero, soprattutto in Germania e Italia, dove all’epoca mancavano equipaggi esperti nel lavori di montaggio aereo e grossi apparecchi per il trasporto di materiale. Sempre in quel periodo (1974) ai comandi dell’HB-XDT svolse un’intensa attività anche in Tunisia dove l’elicottero venne impiegato per operazioni off-shore.
Jean-Bernard Schmid il 17 giugno 1976 ottenne, tra i primi in Svizzera, un permesso speciale per il volo strumentale con elicotteri dopo aver superato a Losanna/VD l’esame con l’esperto dell’UFAC Francis Liardon. Il 12 agosto successivo effettuò a Samedan/GR il corso di transizione sull’SA 319B Alouette 3 con l’istruttore Ueli Bärfuss.
In ottobre-novembre 1977, nuovamente ai comandi dell’HB-XDT, volò in Arabia Saudita dove trasportò dei geologi impegnati in attività di ricerca nel campo petrolifero in zone desertiche.

Pilota istruttore

Nel maggio 1978 Jean-Bernard Schmid, che aveva ormai abbondantemente superato le 6'800h di volo, decise di diventare istruttore di volo. A tal riguardo frequentò a Belp/BE un corso organizzato dall’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) che lo abilitava ad istruire i piloti alla tecnica degli atterraggi in montagna. Il corso venne organizzato dall’esperto federale Werner Donau che si servì dell’SA 318C Alouette 2 in dotazione all’UFAC. Di conseguenza Jean-Bernard Schmid venne abilitato a pilotare anche questo apparecchio.

Collisione con un cavo

Qualche settimana dopo, il 10 giugno 1978 Jean-Bernard Schmid ebbe un incidente in Val Medel/GR che fortunatamente si risolse con soli danni materiali. La sera precedente era atterrato nei pressi di un fiume verso l’imbrunire dopo aver volato per 8h30’ durante le quali aveva trasportato circa 100 tonnellate di materiale. Il mattino seguente rimontò a bordo dell’Agusta-Bell 204B HB-XCQ per una lunga trasferta. Dopo aver effettuato un test in volo stazionario il pilota si rese conto di disporre di una limitata riserva di potenza. Dopo essere decollato, l’apparecchio, molto pesante in quanto trasportava 5 passeggeri, vario materiale oltre a due bidoni di kerosene, iniziò lentamente a guadagnare velocità. Dopo circa 150 metri il pilota improvvisamente scorse una linea elettrica davanti a sé ma a causa della limitata potenza disponibile non riuscì ad evitare l’impatto. Qualche istante dopo l’elicottero che si trovava ad una quindicina di metri d’altezza urtò i cavi della linea da 16 kV tranciandoli e terminò il suo volo nell’alveo del fiume sottostante. A causa del violento urto la trasmissione e l’albero rotore si piegarono in avanti sfondando parzialmente la cabina. Solo uno degli occupanti rimase ferito leggermente in quell’incidente che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
L’unico uscito veramente malconcio dalla disavventura fu l’Agusta-Bell 204B HB-XCQ che dopo l’incidente venne radiato dal registro svizzero degli aeromobili.

Transizione sul Bell 214B-1 Big Lifter

Appena ripresosi da quel grosso spavento Jean-Bernard Schmid si rimise ai comandi. Il 27 giugno effettuò a Belp/BE il corso di transizione sul Bell 214B-1 Big Lifter D-HOOK insieme all’istruttore K. Müller. La Heliswiss infatti decise di noleggiare questo grosso apparecchio più adatto ai trasporti pesanti di materiale e ai montaggi aerei.
Qualche giorno dopo a bordo di questo apparecchio iniziò a  Ems/GR il trasporto di alcune centinaia di tonnellate di materiale da costruzione. Le ottime prestazioni di questo elicottero motorizzato da un turbomotore da quasi 3'000 cavalli convinsero più tardi la Heliswiss ad acquistarlo e anche su questo apparecchio Schmid accumulò centinaia di ore di volo effettuando trasporti di materiale di ogni tipo inclusi logging e montaggi aerei.

Dal 20 aprile al 3 maggio 1978 seguì un corso che lo abilitò a svolgere temporaneamente la funzione d’istruttore di piloti d’elicottero. Il corso organizzato dall’UFAC si svolse all’aeroporto di Belp/BE e in montagna sotto la direzione dell’ispettore Werner Donau. In quell’occasione effettuò numerosi voli sull’SA 318C Alouette 2 HB-XCN.
Quello stesso anno (1978) venne nominato vice-capo pilota della Heliswiss.
Il 25 aprile 1979 l’UFAC rilasciò a Jean-Bernard Schmid il permesso definitivo d’istruttore di piloti d’elicottero nr. 863 con abilitazione agli atterraggi in montagna.
A partire dai primi anni Ottanta la sua attività si divise tra il pilotaggio del grosso apparecchio Bell 214B-1 Big Lifter e l’attività di scuola svolta in gran parte con gli apparecchi della serie Bell 47 (G2, G3B-1, Soloy).

Guasto al turbomotore

Un’altra data che senz’altro rimase impressa nella memoria di Jean-Bernard Schmid fu il 25 febbraio 1982. Quel giorno infatti ebbe un incidente con l'Agusta-Bell 204B HB-XKL dovuto ad uno dei rari casi di guasti al turbomotore registrati in Svizzera.
Mentre stava trasportando il supporto di un’antenna del peso di circa 1'000 kg che doveva depositare sul tetto dell’edificio per le scienze dell’Università di Berna, improvvisamente la turbina ebbe un calo di potenza e l’elicottero iniziò subito a perdere quota. Istintivamente il pilota sganciò il carico sospeso che cadde nel giardino sottostante e cercò di posare l’elicottero sul tetto dello stabile sottostante. L’Agusta-Bell 204B tuttavia si rovesciò sul fianco destro e nell’incidente il pilota si ruppe tre vertebre. Fortunatamente nessun’altra persona rimase coinvolta, e fu un vero miracolo perché sul posto erano presenti diverse persone accorse per vedere l’elicottero in azione.
A causa delle gravi lesioni alla schiena il pilota riprese la sua attività dopo un’interruzione di oltre tre mesi.

Trasporti VIP

Nel giugno 1984, in occasione della visita in Svizzera di Papa Giovanni Paolo II, Jean-Bernard Schmid venne scelto quale pilota per trasportare i numerosi accompagnatori del Sommo Pontefice. Insieme al meccanico Peter Aegerter fu impegnato per alcuni giorni in quella missione davvero speciale.
Vista la sua considerevole esperienza di volo il Consiglio Federale il 9 luglio 1985 nominò Jean-Bernard Schmid membro della Commissione federale d’inchiesta per gli incidenti aeronautici. A partire dal 1° gennaio 1995 assunse la carica di vice-presidente della stessa commissione.
Vista la sua considerevole esperienza di volo il Consiglio Federale il 9 luglio 1985 nominò Jean-Bernard Schmid membro della Commissione federale d’inchiesta per gli incidenti aeronautici. In seguito a partire dal 1° gennaio 1995 assunse la carica di vice-presidente della stessa commissione.

Con la Protezione civile di Ginevra

Alla fine di aprile 1988, dopo 20 anni alle dipendenze della Heliswiss, e con un esperienza di volo di 10’000h Jean-Bernard Schmid, diede le dimissioni.
A partire dal 1° maggio 1988 iniziò a lavorare quale pilota presso il “Service hélicoptère de la Protection civile” di Ginevra che all’epoca possedeva l’elicottero AS 350B Ecureuil HB-XBC. Insieme a lui vi era un altro pilota, François Gindre, che era il responsabile della base.
L’11 maggio insieme all’istruttore George Castella (che venne sostituito dallo stesso Schmid) completò il corso di transizione sul nuovo elicottero. Con la Protezione civile svolse soprattutto attività di eliambulanza, voli di sorveglianza e ricerca, trasporto VIP, voli fotografici.
Nel gennaio 1989 nel suo tempo libero, sempre insieme all’istruttore Castella effettuò a Ginevra il passaggio sul Robinson R-22 aggiungendo così un altro apparecchio alla lunga lista di quelli che aveva già pilotato.
Visto che la Protezione civile aveva deciso di dotarsi di un elicottero più performante, l’anno seguente tra il 5 e il 6 giugno effettuò a Marignane (Francia) il corso di transizione sull’AS 350B2 Ecureuil.

L’attività di pilota per conto della Protezione civile continuò fino al 7 dicembre 1998 quando, in base ai suoi libri di volo, effettuò il suo ultimo volo ai comandi dell’AS 350B2 Ecureuil HB-XVB. In quel momento contava 11'427h57’ di volo e 46'991 atterraggi.
Da qualche tempo erano apparsi alcuni problemi di salute per i quali dovette per forza maggiore terminare anzitempo la sua attività di volo.
Terminata l’attività di volo si dedicò ai suoi hobby preferiti, come le escursioni in montagna e il restauro di vecchi mobili.
Purtroppo qualche anno dopo il suo pensionamento gli venne diagnosticato un male incurabile in seguito al quale morì il 6 agosto 2001 all’ospedale di Monthey. 
Jean-Bernard Schmid è ricordato dai suoi colleghi di lavoro come una persona molto capace, competente, scrupolosa oltre che naturalmente un validissimo pilota.
Nel corso della sua carriera in qualità di elicotterista svolse pressoché ogni tipo di lavoro dando un notevole contribuito allo sviluppo della Heliswiss e delle sua attività, in particolare nel settore del montaggio aereo. 
La lunga lista degli elicotteri iscritti sulla licenza comprende i seguenti apparecchi: Bell 47 (oltre 2'100h), Sikorsky S-55, Sikorsky S-58/S-58T (oltre 1'450h), Hiller UH-12E (540h), Hiller SL-4, FH1100, Agusta-Bell 204B (oltre 2’400h), Bell 205, Bell 214B-1 (oltre 1’650h), Bell 206 Jet Ranger (oltre 650h), SA 315B Lama, SA 3160/SA 319B Alouette 3, SA 318C 2, Hughes 300, Hughes 500, Robinson R-22, AS 350B/B2 Ecureuil (oltre 1’400h). 

HAB 09/2015